Accettazione
Indica un atteggiamento di consenso nei confronti delle minoranze.
AFAB
AFAB (Assigned Female At Birth, femmina assegnata alla nascita) include donne cisgender, uomini transgender e persone non binarie assegnate femmina alla nascita.
Agender
Letteralmente “senza genere”, si riferisce alle persone che non si identificano in nessun genere.
Allosessuale
Termine usato per identificare chi si definisce attratt* affettivamente e sessualmente dalle altre persone. L’orientamento allosessuale costituisce l’estremo di uno spettro di cui fanno parte l’orientamento asessuale (altro estremo) e l’orientamento demi-sessuale.
AMAB
AMAB (Assigned Male At Birth, maschio assegnato alla nascita) include uomini cisgender, donne transgender, persone non binarie assegnate maschio alla nascita.
Asessuale
Termine usato per descrivere una persona che non prova attrazione sessuale verso individui di qualsiasi genere. L'asessualità è un orientamento sessuale ed è diversa dal celibato, in quanto il celibato è la scelta di astenersi dal mettere in atto comportamenti sessuali e non commenta le proprie attrazioni sessuali.
Auto-Accettazione
Predisposizione del singolo a vivere secondo una maggiore o minore consapevolezza della propria omosessualità, attraverso un percorso di introiezione positiva del proprio orientamento sessuale.
Bandiera arcobaleno
Simbolo internazionale della comunità lesbica, gay, bisessuale e transessuale, creato dall’artista Gilbert Baker nel 1978. I sei colori che coprono lo spettro dell’iride simbolizzano alcuni aspetti della vita: il rosso rappresenta la vita stessa, l’arancione la salute, il giallo il sole, il verde l’armonia con la natura, il blu l’arte e il viola lo spirito.
Bigender
Termine usato per indicare una persona che si identifica in due generi. L'identità di genere può essere stabile e la persona sente di appartenere a due generi contemporaneamente oppure l'identità di genere può essere fluida e la persona può sentirsi, per esempio, in alternanza, a volte donna e a volte uomo.
Binarismo
La classificazione del genere nelle due tradizionali categorie maschile/femminile mutualmente esclusive.
Bisessuale
Chi si sente psichicamente, affettivamente ed eroticamente attratto da persone di entrambi i sessi.
Bullismo
Con il temine bullismo (dall’inglese bullying) si intende un’oppressione psicologica, verbale o fisica, reiterata nel tempo, perpetuata da una persona o un gruppo di persone più potente nei confronti di un’altra persona percepita come più debole, che non sa o non può difendersi/opporsi. Spesso non si attribuisce al fenomeno del bullismo molta importanza perché lo si confonde con i semplici conflitti fra coetanei, mentre il bullismo è caratterizzato da alcuni fattori: intenzionalità di fare del male e mancanza di compassione; persistenza e frequenza degli episodi; asimmetria di potere tra il bullo e il bersaglio. In una situazione di semplice conflitto tra coetanei, nessuno di questi elementi è presente. Le persone coinvolte in un conflitto tra pari: non insistono oltre un certo limite per imporre la propria volontà; spiegano il perché sono in disaccordo, manifestando le proprie ragioni; si scusano o cercano soluzioni di “pareggio”; si accordano e negoziano per soddisfare i propri bisogni; sono in grado di cambiare argomento, terminare il confronto e allontanarsi.
Cisgender
Persone la cui identità di genere e il sesso biologico corrispondono. La maggior parte della popolazione è cisgender. Lo è, per esempio, un uomo che ha gli attributi maschili (sesso biologico), si percepisce come uomo (identità di genere) e viene percepito dagli altri come uomo; lo stesso vale per la femmina che si percepisce come donna.
Coming out
Dall’inglese “to come out of the closet” (lett.uscire dall’armadio), indica il processo di acquisizione per una persona omosessuale di una identità gay o lesbica positiva, attraverso un percorso, non semplice e spesso anche molto doloroso, di rielaborazione di se stessi (autoaccettazione) e rispetto gli altri (visibilità). Spesso si utilizza erroneamente l’espressione outing come suo sinonimo (vedi).
Demisessuale
Persona che non prova attrazione sessuale verso altre persone a meno che non riesca a formare prima un legame emotivo.
Discriminazione
Divisione, separazione; tendenza ad applicare provvedimenti restrittivi nei confronti di una o più persone identificate come minoranza. Può essere relativa a razza, religione, origine geografica, origine culturale, orientamento sessuale (vero o presunto), età, genere, corporatura fisica, condizione economica, status sociorelazionale, aspetto estetico, fede politica, disabilità fisica o mentale, ecc...
Drag queen / Drag King
Coloro che indossano vestiti propri dell’altro genere per motivi di arte/cabaret/spettacolo: uomini che si vestono da donne (queen) oppure donne che si vestono da uomini (king).
Eterosessismo (o Eteronormatività)
Sistema culturale, sociale e ideologico che nega e denigra forme identitarie, pratiche sessuali e relazioni affettive non eterosessuali.
Eterosessuale
Chi si sente psichicamente, affettivamente ed eroticamente attratto da persone dell’altro sesso.
Genere (identità di)
Si riferisce alla percezione e alla definizione di sé in quanto uomo o in quanto donna frutto di una sintesi personale, di prescrizioni, di influenze sociali e culturali.
Genere (ruolo di)
È l’insieme delle aspettative che una cultura riserva ai comportamenti maschili e femminili. Ogni comportamento infatti è tipicizzato per genere e ogni cultura e società definisce i criteri di appropriatezza (es. attibuire agli uomini o alle donne delle mansioni lavorative o domestiche “tipiche”) LGBT Acronimo per lesbiche - gay - bisessuali - transgender/ transessuali, usato comunemente per definire la comunità di appartenenza di tutti i soggetti non eterosessuali.
Genere non binario / Genderqueer
Chi non si riconosce all’interno delle due categorie (maschile e femminile) di identità di genere. Parliamo di genere non binario, o di genderqueer, per indicare chi si sente fuori dalla binarietà, dal dualismo, uomo/donna. Fanno parte di questo gruppo: Genere neutro / Agender Persona che non si riconosce in un genere classificabile come uomo o donna o che non si identifica con alcuna identità di genere. Genderfluid Cioè dall’identità fluida; sentire quindi di poter passare dal genere femminile a quello maschile oppure di appartenere ad entrambi o a più generi che non siano solo quelli del dualismo uomo/donna. Anche qui, sono presenti una serie di sfumature: Androgyne Chi sente di appartenere contemporaneamente all’identità di genere uomo e a quella donna, non nella stessa misura. Poligender Chi sente di appartenere a più generi, o che si muove tra più generi.
Identità sessuale
È una delle numerose componenti dell’identità della persona. È composta da diversi aspetti: il sesso biologico, l’orientamento sessuale, l’identità di genere e il ruolo di genere. Non necessariamente gli aspetti dell’identità sessuale sono congruenti tra loro.
Intersessuale
La persona intersessuale nasce con un apparato riproduttivo, e/o un’anatomia sessuale, sia interna che esterna, che non rientrano nelle definizioni binarie di maschile e femminile, poiché spesso queste condizioni sono dovute ad alterazioni cromosomiche che differiscono dalle classiche situazioni XY (M) e XX (F). La varietà di queste situazioni è molto ampia e non sempre individuabile alla nascita. Capita spesso, invece, che vengano individuate solo in pubertà o in età adulta, a seguito di problemi nello sviluppo o nella fertilità. I problemi che una persona intersessuale deve affrontare sono molteplici e regolati differentemente a seconda degli ordinamenti giuridici nazionali, primo tra tutti il bisogno della società di regolarizzare la sua situazione, di etichettarla e inserirla in un contesto di maschile o femminile ben definito. Oltre a una discriminazione sociale, si sottopongono a trattamenti sanitari praticamente automatici i bambini e le bambine con caratteristiche intersessuali evidenti fin da subito. La maggior parte di loro viene chirurgicamente riportata a una “normalità sessuale”, dettata dal binarismo del maschile e del femminile, decisa unicamente da personale medico e genitori, che non necessariamente coinciderà poi con l’identità sessuale nella persona adulta. L’identità di questi bambini e bambine è, quindi, stabilita da altre persone, che vengono spronate a dar loro un’educazione conforme all’identità sessuale scelta, lo sottolineiamo, in maniera arbitraria, e, se anche in alcuni casi fortunati l’identità chirurgicamente imposta può coincidere con quella reale dell’individuo, non è sempre questo il caso.
Lesbica
Donna psichicamente, affettivamente ed eroticamente attratta da altre donne. Intersessualità Quando sussistono discrepanze tra il sesso cromosomico e il sesso gonadico (genitali), così come tra i caratteri sessuali primari e secondari (che si manifestano nella pubertà, es. barba, seno, ecc.)
Normale
Aggettivo, proprio di ciò o di chi è conforme alla norma; spesso viene impropriamente utilizzato come sinonimo del termine “eterosessuale”, a partire dallo stereotipo che chi sceglie un orientamento sessuale differente dall’eterosessualità sia “a-normale” non tanto in senso letterale in quanto fuori dalla norma, ma piuttosto in senso traslato in quanto “malato”, “handicappato”, ecc.
Omofobia
Complesso di reazioni di ansia, avversione, rabbia e paura nei confronti dell’omosessualità, costruite a partire da sentimenti irrazionali oppure da stereotipi e pregiudizi, che determinano la messa in atto di comportamenti discriminatori verso le persone omosessuali sotto diverse forme: da una generale chiusura e rifiuto a forme più aggressive e violente, verbali e/o fisiche.
Omofobia interiorizzata
Insieme di significati negativi riguardo all’omosessualità e alle persone omosessuali acquisito nel tempo e non rielaborato dagli stessi individui omosessuali. In genere non è consapevole e determina l’attuazione di atteggiamenti di chiusura e comportamenti discriminatori da parte delle stesse persone omosessuali, sia verso loro stessi che verso altri omosessuali.
Omonegatività
Il termine omofobia oggi è in parte superato e sostituito con il termine omonegatività per indicare che gli atti di discriminazioni e violenza nei confronti delle persone omosessuali non sono necessariamente irrazionali o il frutto di una paura, ma piuttosto l’espressione di una concezione negativa dell’omosessualità, che nasce da una cultura e una società eterosessista. Omosessuale Chi si sente psichicamente, affettivamente ed eroticamente attratto da persone dello stesso sesso. Il termine si riferisce indifferentemente ad uomini e donne.
Orientamento sessuale
Una delle componenti dell’identità sessuale; attrazione psichica, affettiva ed erotica verso persone del sesso opposto (eterosessualità), dello stesso sesso (omosessualità) o di entrambi i sessi (bisessualità).
Outing o Rivelazione
La pratica di rendere pubblica l’omosessualità di alcune persone contro il loro volere.
Pansessuale
Persona che prova attrazione per un’altra persona, indipendentemente dall’identità di genere o dal sesso biologico di questa.
Poliamoroso/a
Persona che prova sentimenti e stabilisce più relazioni intime (sentimentali e/o sessuali) contemporaneamente, nel pieno consenso di tutti i partner coinvolti.
Polisessuale
Persona che prova attrazione verso altre persone di più sessi, che non si definisce bisessuale perché altrimenti darebbe legittimità all’esistenza di soli due sessi e due generi.
Presumere
Si intende quel comportamento di chi etichetta come gay, lesbica o bisessuale un’altra persona sulla base di comportamenti non riconducibili al loro reale orientamento sessuale ma il più delle volte legati al loro ruolo di genere (es. maschi che giocano con le bambole, femmine che giocano a calcio, ecc.).
Pregiudizio
Dal latino prae (prima) iudicium (giudizio), preconcetto, giudizio formulato a priori dall’esperienza diretta, percezione generalizzata, semplificata e distorta di un aspetto della realtà, che si mette in atto per la paura del cambiamento al fine di mantenere intatto il proprio sistema di valori. Si può parlare di stereotipo sociale quando tale visione viene condivisa da un gruppo. In questo caso gli stereotipi (su caratteri nazionali, religiosi, sociali, razziali, di orientamento sessuale o di genere) possono generare comportamenti discriminanti.
Pride
Termine inglese che indica l’orgoglio inteso come capacità di vivere liberamente e pubblicamente la propria omosessualità o la propria transessualità, senza nascondersi, chiedendo alle istituzioni pari diritti e opportunità. Non si intende, come si crede, un modo di sentirsi superiori agli altri, ma semplicemente di auto accettare la propria condizione, senza alcuna vergogna. Con il termine Pride si indica anche l’insieme delle iniziative e manifestazioni che si svolgono ogni anno e nelle varie città del mondo come momenti di rivendicazione e di visibilità della comunità Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender nei giorni precedenti o successivi alla data del 28 giugno, che commemora gli scontri avvenuti nel 1969 a New Yotk in un locale gay chiamato Stonewall, considerato simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione LGBT moderno in tutto il mondo. Sesso biologico Una delle componenti dell’identità sessuale: appartenenza biologica al sesso maschile o femminile determinata dai cromosomi sessuali.
Stereotipo
Dal greco stereòs (rigido) e tòpos (impronta), modello ricorrente e convenzionale di comportamento o discorso; opinione precostituita, acquisita non sulla base di un’esperienza diretta. Generalmente gli stereotipi permettono di dotarsi di una guida di comportamento in mancanza di esperienza diretta, secondo una modalità di “economizzazione” del pensiero. Quando uno stereotipo si cristallizza fissamente, favorisce il sorgere e il mantenimento di pregiudizi.
Stigma (sociale)
L’attribuzione di significati e caratteristiche negativi ad un singolo o ad uno specifico gruppo sociale di minoranza, a partire da stereotipi comportamentali.
Teoria Queer
Chi si definisce queer rifiuta di etichettare la propria identità sessuale. Questo perché la teoria queer presuppone l’idea che le identità non siano fisse e che quindi siano difficilmente categorizzabili ed etichettabili, vista anche la complessità per la quale un singolo aspetto non può determinare la categoria di riferimento.
Terapia di conversione o Terapia ripartiva o Terapia di riorientamento sessuale
È un metodo inteso a cambiare l’orientamento sessuale di una persona dall’omosessualità all’eterosessualità, oppure ad eliminare o quantomeno ridurre i suoi desideri e comportamenti omosessuali. Sono state tentate diverse tecniche, incluse modificazione del comportamento, terapia dell’avversione, psicanalisi, preghiera e terapie religiose. In ambienti scientifici è invalsa l’opinione che tale terapia non sia valida in quanto l’omosessualità non è una malattia e in quanto tale non è “curabile. Esistono invece indicazioni nella ricerca che questo tipo di terapie siano potenzialmente dannose.
Tolleranza
Al contrario di accettazione questo termine si riferisce ad un atteggiamento di noncurante lazzez-faire nei confronti delle minoranze, dei gruppi marginali indicati come “diversi”. La tolleranza descrive il tacito non rifiuto delle persone che sono ritenute diverse a volte inteso non come rispetto ma come “sopportazione”.
Transessuale
Chi percepisce uno sfasamento nella corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico.
Transgender
Dall’inglese, persona la cui identità di genere è in movimento; ovvero chi non si identifica stabilmente nel genere maschile o femminile. Le persone transgender vivono una non coincidenza tra il proprio sesso biologico e la propria identità di genere. È il caso, per esempio, di una donna che ha attributi femminili (sesso biologico), ma si percepisce come uomo (identità di genere). Ciascuna persona transgender può trovare il proprio allineamento ed equilibrio fisico ed interiore in qualsiasi posizione intermedia tra i due genere binari, maschile e femminile, o in nessuno di questi. Alcune persone transgender cercano di raggiungere una corrispondenza tra identità di genere e i caratteri sessuali espressi dal proprio corpo intraprendendo un percorso chirurgico ed ormonale di modificazione degli stessi: si tratta di persone transessuali. Non tutti i percorsi di transizione arrivano alla riattribuzione chirurgica di sesso. Alcune persone transessuali completano il percorso di cambiamento del sesso (riattribuzione sessuale) con interventi chirurgici (transessuali operati o MtF, FtM). Altre invece acquisiscono solo alcune caratteristiche fisiche, oltre che identitarie dell’altro sesso, attraverso cure di ormoni e cambiamenti nell’aspetto fisico (abbigliamento, pettinatura, ecc...).
Travestito/a/*
Cross dresser Lett. chi indossa abiti ed accessori che trasformano la propria identità, rendendola irriconoscibile; in particolare chi ama indossare vestiti propri dell’altro genere per generare/aumentare l’eccitamento sessuale in termini di fantasie. Non sono travestiti coloro che indossano vestiti propri dell’altro genere per motivi di arte/cabaret/spettacolo (che prendono il nome di drag-queen per gli uomini e drag-king per le donne).
Triangolo rosa
Simbolo riferito alle persone deportate e imprigionate nei campi di concentramento nazisti con l’accusa di omosessualità, le quali erano obbligate a indossare tale marchio sulla loro divisa per essere distinti dagli altri prigionieri.
Visibilità
È il risultato del percorso di auto accettazione che permette a una persona gay, lesbica, bisessuale, trans di vivere la propria identità alla luce del sole.